Riportare l’attenzione al corpo, divenire consapevoli della corazza caratteriale (Wilhelm Reich) che si “incorpora” in posture, contratture, somatizzazioni. Anche questa è una delle vie per raggiungere una libertà psichica ed una completezza negata, perché inaccettabile. Ogni emozione, che trova la sua espressione primaria nel corpo (emozione incarnata, concetto preso in prestito da Antonio Damasio), ha una sua funzione, ma l’ambiente in cui un essere umano nasce e si sviluppa è in grado di accoglierne solo alcune, e non altre. Quelle negate trovano altre vie di espressione, che spesso esitano in blocchi o sintomi.
Recuperare la cultura del corpo significa restituire dignità al sentire e non al solo pensare, per giungere ad un più completo “provare”. Ad oggi, ogni disciplina medica moderna, non può più fare a meno di sottolineare l’importanza di tale legame, tanto che le discipline psicologiche (anche grazie alle scoperte delle neuroscienze negli ultimi trent’anni), parlano sempre di psiche-soma.
Nel video riportato Alexander Lowen, fondatore della Bioenergetica, spiega a grandi linee le motivazioni che hanno spinto il genere umano a dimenticarsi del corpo, per coltivare solo il pensiero (il logos) e non il substrato nel quale il pensiero può nascere. Non esiste un corpo senza una mente, non esiste una mente senza un corpo, i due elementi sono indissolubilmente intrecciati fra di loro.